Tra aprile e maggio, settembre e ottobre, il cambio di stagione arriva con i suoi effetti: certo, ce ne sono altri due di cambi, ma quello primaverile e quello autunnale sono i più sentiti. Ecco come combatterli.
Problemi intestinali, mal di testa, pressione, insonnia, sono solo alcuni dei problemi dati dal cambio di stagione. Vediamo insieme perché!
Quali sono i mesi del cambio di stagione?
In Italia, tra il 20 e il 21 marzo la primavera, tra il 20 e il 21 giugno l’estate, tra il 22 e il 23 settembre l’autunno, tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno. Ma i più sentiti, come annunciato, emergono specialmente nei cambi tra estate/autunno e inverno/primavera.
Cambio di stagione: i problemi e i sintomi
Ti è mai capitato di sentirti più stressata, più stanca e rallentata?
A volte sono sintomi di problemi fisici più gravi, come influenze, anemia, altre volte invece questi problemi possono essere dati da un fattore che spesso pesa molto: il cambio di stagione.
Disturbi del cambio di stagione, quali sono?
E non è solo questione di fare il cambio degli armadi: il cambio di stagione comporta per il tuo organismo una serie di sintomi comuni a molti, come stanchezza, debolezza, ansia, insonnia, irritabilità, sonnolenza, disturbi gastrici e malessere generale. Alcune persone manifestano spossatezza, difficoltà a concentrarsi, irritabilità e cambi di umore, mancanza di appetito e lievi disturbi digestivi.
Non accade certo a tutti, ma, se sei in uno stato fisico e mentale non performante, è più probabile che tu possa incorrere in questi disturbi. Che non sono di certo irrecuperabili, ma spesso sono davvero molto fastidiosi.
Effetto cambio di stagione: perché si sta male?
Come accennato precedentemente, non tutti reagiscono allo stesso modo al cambio di stagione.
E i problemi ad esso dovuti sono sono solo una conseguenza del nostro fisico, ma anche di fattori esterni.
Infatti, oltre alla soggettività e alla capacità dell’organismo di reagire alle sollecitazioni esterne, gioca un ruolo importante anche le modalità con cui avviene il passaggio tra una stagione e l’altra: in maniera graduale o in maniera brusca? Con aumenti repentini della temperatura o con l’arrivo di giornate molto piovose?
Nel passaggio dall’inverno alla primavera, ad esempio, le giornate si allungano e le temperature aumentano, portando il corpo a dover compiere una maggiore attività per abituarsi al nuovo clima esterno.
Di conseguenza, il nostro organismo tende a cercare un nuovo equilibrio, ma, dall’altra parte, c’è il clima instabile che spesso porta ad affrontare i nuovi ritmi con difficoltà.
Da qui, dunque, i vari piccoli disturbi, che possono affliggerci per qualche giorno, o addirittura per qualche settimana.
Stress e stanchezza: gli effetti del cambio stagione sull’organismo
Perché si sta male al cambio di stagione?
Come già detto, le cause che potrebbero celarsi dietro la stanchezza del cambio di stagione sono innumerevoli.
Tra quelle già elencate, possiamo aggiungere l’alterazione della serotonina e della melatonina, dovute alle modifiche nell’alternanza tra luce e buio (tra i passaggi di stagione, e con il cambio dell’ora, le durate delle giornate si modificano notevolmente).
Quanto dura il cambio di stagione?
Oltre al fisico, lo stress da cambio stagione può compromettere anche le relazioni sociali ed affettive, con un’ampia gamma di disturbi psicologici e fisiologici, che variano dall’insonnia, all’irritabilità, dall’ansia alle emicranie.
Ma, soprattutto, ci si sente esausti e privi di vitalità, non si ha voglia di fare nulla e non si hanno energie.
Lo ripetiamo, si tratta di effetti temporanei che durano poco e, soprattutto, sono passeggeri: la loro durata dipende dalle capacità di reazione del corpo ad abituarsi al nuovo ritmo circadiano.
E non preoccuparti: perché esistono semplici rimedi per aiutare a vivere meglio il cambio di stagione.
Raccontaci le tue esigenze, dicci qual è il tuo obiettivo, la nostra consulenza è GRATUITA! E lo sarà per tutta la durata del tuo percorso assieme a noi.
Come combattere il cambio di stagione?
In primis, per ridurre i disturbi e i problemi spesso fastidiosi dovuti al cambio di stagione, è importante PREVENIRE prima di curare.
D’obbligo, quindi, mantenerci in buona salute, cercando di praticare la giusta attività fisica quotidiana, riposare le ore necessarie e curare la propria alimentazione.
A volte, però, le buone abitudini non sono sufficienti: ed è in questo caso che entrano in azione specifici integratori alimentari.
Come affrontare il cambio stagione: i rimedi
Cambio di stagione, come supportare il nostro fisico
L’abbiamo accennato sopra: ogni fisico risponde in maniera differente agli eventi come il cambio di stagione.
C’è quello che lo soffre di più, c’è quello che lo soffre di meno, c’è un fisico più debilitato, c’è un fisico con le difese immunitarie più alte.
Se vuoi, in ogni caso, sentirti più in forze, meno stanca, e con più voglia di fare, puoi ricorrere sempre a rimedi naturali, in modo da contrastare sonno e stress primaverile o autunnale.
Vediamo come.
Come affrontare la stanchezza primaverile?
Un’ alimentazione corretta e sport costante spesso non bastano per ridurre i sintomi da cambio di stagione.
A volte è anche utile ricorrere a prodotti esterni, come integratori ma non solo.
Innanzi tutto è consigliabile bere molta acqua, oppure tisane depurative (ad esempio a base di ortica, tarassaco, betulla, o cardo mariano, disintossicanti naturali per il fegato) e centrifugati di frutta fresca per aiutare il corpo ad alleggerirsi e disintossicarsi.
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Il loro compito, e il loro comune denominatore, è quello di eliminare le tossine e le scorie accumulate.
Cambio di stagione: gli integratori
Ricorda che le VITAMINE sono molto importanti per supportare il tuo fisico, specialmente in questi periodi.
In particolare, la Vitamina B e la Vitamina C sono quelle più utili.
Le vitamine del gruppo B supportano il metabolismo energetico, adottando diete ricche di cereali integrali, frutta secca, pesce e uova. Il tutto deve essere affiancato anche da alimenti ricchi di vitamina C, perché, in questo modo, si riescono a ridurre stress e affaticamento.
Infine, dettaglio da non trascurare, è fondamentale concedersi le giuste ore di sonno, anche se i ritmi vengono un po’ stravolti.